"Sono consapevole di aver pagato io per tutti, per un sistema che non funzionava, che nei fatti si è dimostrato obsoleto e superato", dice l'ex presidente ANM durante la conferenza stampa presso la sede del partito radicale.
Come un fiume in piena l'ex magistrato ripercorre i suoi spostamenti: "I miei accordi, da presidente #Anm prima e da consigliere #Csm poi, sono stati prevalentemente con la parte di sinistra della magistratura, con la parte di Area, quando mi sono spostato più a destra, con #Magistratura indipendente sono venuti fuori i problemi", dice ancora. "Ricorrerò alle sezioni unite della Cassazione e alla Corte europea dei diritti dell'uomo", ha spiegato Palamara dopo il verdetto della disciplinare del Csm che lo ha radiato dalla Magistratura. "Sono stato espulso dalla Magistratura con una decisione rispetto alla quale con i mie legali ricorreremo tanto davanti alle sezioni unite" della Cassazione "tanto davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo" a Strasburgo, ha annunciato Palamara. Al momento, il futuro dell'ex magistrato sarà un impegno per la collettività e con il Partito Radicale: "Porto e porterò sempre la toga nel cuore, essendomi sempre ispirato, nei 23 anni di carriera, ai principi di una giustizia giusta e ai valori di equità, senso civico e amore per la giustizia che sono quelli che oggi, come cittadino, intendo mettere a disposizione della collettività e del Partito Radicale".
