Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha inviato a papa Francesco una lettera in cui sollecita "la chiesa cattolica, la monarchia spagnola e lo Stato messicano" a chiedere perdono ai popoli originari per le "obbrobriose atrocità" da essi sofferte nella Conquista del 1521. Lo riferisce la tv Milenio di Città del Messico.
La missiva, precisa l'emittente, è stata consegnata al pontefice dalla moglie di López Obrador, Beatriz Gutiérrez Müller, in visita ieri in Vaticano. Un incontro durante cui, a nome del governo messicano sono stati chiesti in prestito tre preziosi codici delle culture mesoamericane (Maya, Azteca e Olmeca) da esporre durante i festeggiamenti nel 2021 del Bicentenario dell'indipendenza del Messico.
Rivolgendosi a papa Francesco come ad un capo di Stato, López Obrador ha colto l'occasione per rinnovare la proposta, già formulata in passato, che la chiesa cattolica, insieme alla monarchia spagnola e allo Stato messicano, offrano le proprie scuse ai popoli originali per il saccheggio e la sottomissione realizzata durante la Conquista.
Si tratterebbe, ha assicurato, di "un atto di umiltà e allo stesso tempo di grandezza" da parte dell'istituzione religiosa,che fra l'altro rivendicherebbe la lotta di padre Hidalgo,considerato uno degli iniziatori della Guerra di indipendenza messicana il 16 settembre 1810.
Autorità messicane hanno rimosso una statua di Cristoforo Colombo che si trovava nella capitale Città del Messico, ufficialmente per un restauro, due giorni prima di una manifestazione intitolata 'Stiamo per abbatterla' indetta da alcuni attivisti per lunedì 12 ottobre, il giorno della scoperta dell'America.
Il ministero della Cultura ha annunciato che la statua è stata rimossa da Reforma Avenue a Città del Messico su richiesta delle autorità cittadine.
In Messico, il 12 ottobre si celebra il Giorno del Razza, in riconoscimento del patrimonio misto indigeno ed europeo del Paese. Negli ultimi mesi gli attivisti di varie città degli Stati Uniti hanno demolito e vandalizzato statue in onore d iColombo, sostenendo che simboleggiano il genocidio e lo sfruttamento dei nativi americani.
La statua di Città del Messico, che era stata danneggiata nel 1992, è stato il primo monumento installato su Reforma Avenue nel 1877. Il sindaco Claudia Sheinbaum ha detto che potrebbe essere ricollocata al suo posto al termine dei lavori di restauro aggiungendo però che "forse ci vorrebbe una riflessione collettiva su ciò che Columbo rappresenta".