Il Sea-Blue era un gioiello della cantieristica navale, un moderno yatch da quarantacinque milioni di dollari. In una calda sera di luglio il suo guscio d’acciaio, con prora in direzione di Montecarlo, sfrecciava elegante e potente sul mare calmo delle Canarie. Al termine di una breve sosta a Las Palmas, per imbarcare l’ultimo passeggero, la traversata oceanica iniziata un mese prima stava per concludersi. Gli unici quattro ospiti, sistemati comodamente nelle lussuose suite, avevano ricevuto chiare istruzioni di non scendere da bordo per nessun motivo e di rimanere all’interno dei loro alloggi dorati. Una prigionia, la loro, ben motivata e retribuita da Eleonora Gray: la proprietaria di questa favolosa “top boat” di cinquanta metri. La Gray era il CEO di un grande colosso bancario di Wall Street, una figura di rilievo della finanza internazionale e probabilmente era una delle donne più influenti nel mondo degli affari. Per la trentasettenne newyorkese quella oltre che una vacanza era anche un periodo di maternità, un sontuoso relax, da condividere con il suo primogenito di pochi mesi. Nell’assolata insenatura di Montecarlo il Sea-Blue era alla fonda dalle prime luci dell’alba. Dalle grandi vetrate del ponte principale Eleonora Gray, allattando il piccolo Martin, ammirava rapita il panorama surreale di quel tratto di Costa Azzurra, fatto di palazzi e sfarzo, in netto contrasto con il verde delle colline e l’azzurro del mare. Martin terminata la poppata passò dalle amorevoli braccia della madre a quelle esperte e sicure della tata. Eleonora, dopo aver dato le ultime indicazioni alla balia, scese le scale di servizio dirigendosi alla sua cabina.
“Disposizioni per la cena di stasera”, disse Fabian, il tuttofare e segretario personale della Gray, entrando nella suntuosa cabina armatoriale.
"Niente di elegante, qualcosa d'informale..., useremo il salotto a prua, nessun Galà Dinner insomma. Sarà un semplice saluto di benvenuto ai nostri ospiti... liberandoli dopo un mese di duro lavoro"
"Cocktail a base di antipasti internazionali, bionde bollicine e gran giro di sushi. Decide", scrive il segretario.
"Facciamo per le ventuno. Orario utile per il riposino di Martin. Il Comandante ha detto quando l'affiero?
“Alle quindici, ma al nostro posto d’ormeggio andremo verso le diciannove, dobbiamo prima sbarcare la Bentley. Ho già pianificato il tutto per il viaggio di domani a Zurigo. Inutile perdere tempo”, concluse Fabian congedandosi e lasciando sulla scrivania della Gray una pesante cartella portadocumenti in pelle.
“Frank sarà entusiasta di tutto questo. Ora per me si è fatto tardi, mi aspetta la poppata della nanna. Signori è stato un piacere a domani”. “La rete dei telefoni cellulari è tarata per sopportare un certo numero di chiamate contemporanee. Andrà completamente in tilt, perché un'infinità di numeri chiamerà alla stessa ora. Solo che a chiamare non saranno individui, ma software specializzati programmati dalla mia squadra di hacker. Metteremo in ginocchio alcuni dei siti simbolo della Rete”, spiegò ai tre uomini presenti nella saletta launge, finemente arredata in stile marinaro, un giovane ragazzo sui vent’anni in pantaloncini di jeans, polo e berretto da baseball, il tutto mentre addentava dal vassoio dell’aperitivo delle tartine al caviale.
“Joy, noto che avete già fatto conoscenza”, esordì la Gray rivolta al giovane per poi varcare la soglia accompagnata da Fabian.
“Signora Gray è un piacere rincontrarla”, rispose l’uomo in doppiopetto gessato, cravatta, camicia e gemelli, rigorosamente d’oro come il suo vistoso cronografo.
“Mr. Swerosky sempre elegantissimo. Frank ha chiesto di Lei”, rispose Eleonora porgendo la mano.
"E' già a Zurigo?" Chiese l'uomo.
“Da una settimana. Sia io che Martin non vediamo l’ora di riabbracciarlo. Da quando il piccolo è nato l’ha visto solo due volte, ma recupereremo il tempo perso con gli interessi”, rispose la donna con un velo di malinconia pensando al marito.
“Voi due immagino che siate Mr. Obodo e Mr. Ming”, chiosò poi, rivolgendosi all’uomo di colore e a quello asiatico, prima di sedersi sul divanetto sotto l’oblò. I due risposero presentandosi.
Terminate le convenevoli di rito e la frugale cena, che era stata preparata a regola d’arte dal bravissimo chef del Sea-Blue, la Gray aveva atteso che gli inservienti liberassero il tavolo di teck, per poi dalla sua cartella portadocumenti estrarre un voluminoso fascicolo.
“Signori era fondamentale che in questo mese il vostro unico pensiero fosse il nostro progetto, quindi mi scuso con voi per la reclusione forzata. Ho cercato di esaudire tutte le vostre richieste in merito ad attrezzature, supporti informatici, dossier e quant’altro mi avete chiesto, e vedo dai vostri volti che il soggiorno a bordo è stato comunque di vostro gradimento. Ora passiamo agli affari. Fabian cortesemente…” Disse la donna passando delle cartelle al segretario che prontamente le distribuì ai presenti.
“Joy, è il tuo momento… Illustraci il piano”, esortò la Gray.
“I motori di ricerca saranno i primi a cadere, collassando, successivamente sarà la volta dei popolari siti di aste e di quelli di commercio elettronico, compreso il negozio più famoso del web, e infine loro: i tre siti prescelti, quelli frequentati dai broker online per la compravendita delle azioni…” Cominciò a spiegare il giovane. “Sapete cosa comporterà tutto questo?”, domandò, interrompendo Joy, la Gray ai tre uomini.
Schiarendosi la voce il giovane hacker concluse:
"Per milioni di persone nel mondo non ci sarà verso, per varie ore, di collegarsi a questi siti affetti da un imponente Dds, rifiuto di fornire il servizio. I siti non ce la faranno, in altri termini, a rispondere a tutte le richieste dolosamente lanciate nello stesso momento dai pirati informatici"
“Capisco”, disse Mr. Swerosky per poi prendere parola:
"L'effetto certo di questi raid si ripercuoterà su Wall Street, dove gli investitori inizieranno a vendere i titoli delle più importanti società Internet. Quasi tutte le aziende finite nell'mirino degli hacker registreranno una sensibile flessione: a metà della giornata di contrattazioni i siti e-commerce scenderanno fino al 2,5 per cento a quota vicina ai 135 dollari. Le azioni dei motori di ricerca dell'1,51 per cento a quota 360 dollari e altri di questa lista, che vi ho fornito, da 1,65 per cento per 80 dollari... Con la successiva impossibilità di effettuare operazioni finanziarie, sempre grazie all'operato del nostro Joy, le tensioni si allargheranno a tutto il settore di brokeraggio on-line. Solo perdite sino a quando non interverrà il governo asiatico".
“Esatto! Mr. Ming prego continui”, esortò la Gray
“Il mio coinvolgimento in questa operazione mette a repentaglio la vita mia e quella dei miei famigliari, ma se ho deciso di buttarmi in questa avventura è perché la posta in gioco vale il rischio. Il compito della mia agenzia sarà quello di porre fine agli attacchi pirata ai siti del governo e alle aziende nazionali”, l’uomo bevve un sorso d’acqua e continuò:
“Stabiliremo un accordo, tra le nostre nazioni a collaborare per ristabilire gli standard di sicurezza su Internet. A quel punto le accuse del governo, sul coinvolgimento dell’esercito del mio Paese nelle violazioni da parte dei pirati informatici, saranno viste come una campagna di diffamazione. Nei giorni che seguiranno continueranno a essere colpite diverse società, siti d’informazione, grandi industrie e reti intranet di ambasciate. La crisi non sarà solo economica, ma politica e necessiterà di soluzioni drastiche e immediate. Grazie al mio intervento e a quello Mr. Joy finirà nel momento da noi stabilito, spiegò il diplomatico con assoluta calma.
“E qui che interverrà il nostro Mr. Obodo, prego ci illustri”, sollecitò la Gray rivolgendosi al taciturno uomo di colore seduto difronte a lei.
"Chiedo scusa per il mio inglese. Avrei preferito il francese", replica l'uomo un po'
"Obodo, la posso chiamare George? È anche per questo che lei ci servirà domani a Zurigo. Oltre ovviamente..." Rimpallò la Gray.
“I miei soldi. Certo Eleonora chiamami George”, liquidò Obodo. Dopo una breve pausa preparatoria l’uomo tuonò bruscamente:
“Voi altri adesso aprite bene le orecchie. Le prime aziende che guadagneranno dopo l'intrusione forzata nelle reti saranno le mie. Andranno in rialzo dal 14,68 per cento a 30 dollari ad azione. Inoltre, le mie due società che vendono sistemi di sicurezza per Internet, faranno una fortuna, le loro azioni saliranno alle stelle rispettivamente del 2,59 e dell'8,71 per cento”, Obodo si alzò in piedi e con un gesto che lasciò tutti a bocca aperta lanciò al centro del tavolo una pistola; si appoggiò con le mani al tavolo sporgendosi in avanti, squadrò le loro facce paonazze e li fissò negli occhi e continuò:
“Avete parlato di pirati, e io vi sono stato a sentire, ma qua l’unico vero pirata sono io. In Somalia, le mie ciurme di corsari che gravitano sul porto di Mogadiscio hanno fondato una cooperativa di finanziamento dei propri abbordaggi nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano, una specie di mercato borsistico che raccoglie capitali e li reinveste in motoscafi, kalashnikov ed esplosivo. Ridistribuendo utili. Una borsa nera: la Wall Street della pirateria. Nel suo particolarissimo listino, si quotano società di navigazione ovvero le mie ciurme di pirati. Quindici all’inaugurazione della Borsa, due anni fa quando arrivai dal Gabon, già oltre ottanta oggi. Parte dei riscatti pagati per la restituzione delle navi rientra nel ciclo economico attraverso il finanziamento delle istituzioni locali. Le quali, a loro volta, costruiscono infrastrutture, scuole e ospedali. Il business legato alla pirateria è diventato l’attività più redditizia della nostra organizzazione, noi dipendiamo dai suoi profitti… Avete capito? Non posso permettermi di sbagliare in questo affare”, l’uomo si avvicinò alla Gray e fece cenno a Fabian di restare seduto e calmo mettendogli una mano sulla spalla.
“George il suo intervento alquanto teatrale rende perfettamente l’idea. Comprendiamo”, rispose impassibile la donna.
“Signora Gray, i proventi dell’impresa collettiva “abbordaggi & sequestri” sono aumentati negli ultimi mesi da un totale di 2-3 milioni di dollari a circa 12 milioni. Oggi sono qua per mettere sul piatto un capitale di 250 milioni di dollari”, concluse Obodo, riprendendosi l’arma e tornando a sedersi, lasciando tutti allibiti. “Sono felice e fortunata. Ho una squadra ben motivata come vedo. Domani mattina metteremo in opera la parte seconda del nostro piano. Fabian brevemente”, disse la Gray. L’uomo a disagio dopo l’intervento dell’africano si ricompose e prese la parola:
"Si partirà per Zurigo alle ore 06.30. La Signora Gray, Mr. Swerosky e Mr. Obodo. Swerosky guida lui, conosce la strada"
“E il piccolo Martin”, precisò la donna.
"Già e il piccolo Martin. Le operazioni sono in corso a paio di giorni. Dobbiamo passare i fondi, gentilmente investiti da Mr. Obodo, alle società del signor Swerosky che investirà la capitale coadiuvato da suo marito Signora Gray"
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