La nebbia, che dalle diciotto avvolse la città, si diradò. Andrea, nonostante la cappa di smog, era con lo sguardo rivolto al cielo nell’attesa dell’affascinante spettacolo dell'eclissi di Luna. Dalla finestra della sua cameretta poteva vedere le genti degli edifici di fronte affacciate ai balconi, e tutte come lui, con il naso all’insù. C'erano decine di persone con macchine fotografiche, smartphone e binocoli a scrutare il cielo, ma il più felice di tutti era Andrea. Il ragazzino non stava più nella pelle dall’emozione di poter assistere per la prima volta nella sua vita a quel fenomeno e trovare così un riscontro reale in ciò che aveva studiato sui libri di scuola e sentito dalla sua insegnante. Quell’evento straordinario aveva coinvolto tutta la sua famiglia, il papà Saverio, la mamma Giovanna e la sorellina Eva, mancava all’osservazione dell'eclissi solo il fratello maggiore, che di ritorno dagli allenamenti di calcio era bloccato sull’autobus nel traffico cittadino. Saverio si era attrezzato di tutto punto e ci tenne a precisare:
“I veri astrofili con i loro telescopi si sono dati appuntamento in collina, ma noi non siamo da meno”, disse il padre sistemando il telescopio sull’ampio terrazzo comune in cima al loro palazzo.
Sfidando la temperatura rigida, infreddolita nel suo giaccone, la mamma di Andrea si presentò in terrazza con un thermos di tè bollente e tendo per mano, infagottata nella sua tuta da sci, la piccola di casa di soli tre anni: Eva. Il telescopio di Andrea era puntato verso il cielo, mentre tramite il suo smartphone seguiva la diretta on-line dagli osservatori astronomici, dove gli scienziati con i loro potenti strumenti stavano commentando e scattato fotografie di tutte le fasi dell'evento. Il papà di Andrea invitò a osservare l’eclissi il professor Pietro del quarto piano. Pietro era un amico di famiglia nonché docente di scienze alle scuole medie. Il professore rispose a tutte le domande curiose di Andrea e parlò di stelle e corpi celesti. La Luna intanto lentamente entrava nel cono d'ombra della Terra.
L’eclissi comincerà alle ventidue circa con l'inizio della fase di penombra; questo è il momento più interessante dove si assiste a un cambio della colorazione, ma la parte più spettacolare dell'eclissi è dall'inizio della fase d'ombra, alla totalità, fino al termine: questo è il momento più bello, dicono gli esperti, e sarà intorno alla mezzanotte”, spiegò il professore puntando il telescopio in direzione del satellite.
“Non vi sarà però il buio completo”, intervenne affannato dalla corsa in cima al terrazzo Giacomo, lanciando il borsone da calcio in un angolo, ricevendo un abbraccio dalla sorellina e concludendo:
“Perché l'atmosfera della Terra fa da lente e quindi nel cono d'ombra filtra ugualmente della luce”.
“Bravo!”, risposero in coro il padre e l’amico.
“Bravo? Non si fa che parlare di questo da giorni…” Rispose il ragazzo sorridendo.
La piccola Eva, su invito del padre, puntò il dito sulla Luna che a poco a poco scomparve.
(Un racconto di proprietà di kork75)
Saluti by kork75!
Grazie, contento che ti sia piaciuto. Saluti by kork75!