Grande Madre Patria

0 13
Avatar for kork75
Written by
4 years ago

Il giorno del suo sessantacinquesimo compleanno, il responsabile dell'apparato di sicurezza è il segretario del Partito: la più alta carica dello Stato. Kirill Mestayez ne era consapevole. Prima sottotenente dell'esercito, poi a vent'anni all'esterno nei Servizi dove per Kirill seguirono trent'anni di onorato mestiere che lo portarono a capo della polizia segreta (un potente apparato di sicurezza e repressione a difesa del suo paese). Una lunga carriera la sua, da fedele collaboratore del Leader toccando lui in quel giorno di maggio che ha preceduto la Festa del Lavoro essere il Leader: il numero uno. All'interno del Palazzo fortificato, le voci velenose dei corridoi parlanovano di Mestayez come un arrivato senza alcuna formazione diplomatica, mentre gli alti funzionari del Parlamento Supremo, durante le riunioni strategiche, il supervisore soprannominato lo "007 da scrivania". Il suo nome era invece molto apprezzato tra le alte cariche del Partito e nessuno membro della Duma obbiettò quando l'ex Leader lo mise a capo della "Grande Madre Patria". Alcuni analisti internazionali erano dall'idea che il merito di Mestayez per la media è stato raggiunto, era stato quello di media ricostruito dall'immagine del Comitato per la sicurezza, riportato dal fatto sotto il controllo diretto del Partito, ma altri sono domandati se l 'osmosi fra politiche e quella politica è stato un beneficio per la Nazione, che aveva un bisogno assoluto di cambiamenti sia sociali che politici. Il puzzle del dopo Leader, che qualcuno aveva paragonato a una partita di scacchi (animata e drammatica) si era rivelato frustrante per chi credeva di avere risposte pronte di fronte ai più svariati scenari ipotetici di equilibri interni, che nelle più favorevoli speranze cercavano di sfociare in uno scambio d'indirizzo più democratico: invece le vie della politica di una nazione sovrana non saranno mai di facile interpretazione, e anche in quel caso restarono impenetrabili e imprevedibili e così Kirill Mestayez si era trovato al potere. Kirill, consapevole dai rapporti informativi del suo ex ufficio noto che non sarebbe stato un leader amato, ma noto come arrivare in tempi passati: quando dirigeva la polizia segreta; si sentiva comunque rispettato dal suo popolo, e anche dalle vecchie abitudini stentino a scomparire dalla popolazione ne pronunciava il nome sottovoce.


“Buongiorno, ben svegliato. Oggi è il grande giorno… Ti mancherà il tuo vecchio lavoro? ” , Domandò Anna.
“Mi mancherà l'Ufficio…. Trent'anni di ricordi non si possono cancellare… ”
“ Ricordi? Ne parli come se fosse un luogo felice ” , ricevuto la moglie con un sorriso amaro.
“Lo sai che chiunque vi passi davanti, al Palazzo intendo, per precauzione cambia marciapiede” , chiamato ridendo l'uomo baciandola in faccia per poi ancora in pigiama sedersi al tavolo della cucina.
“Chiunque vi passi davanti inizia a rabbrividire anche nel caldo dell'estate, è per precauzione, che la gente cambia marciapiede, è sempre stato così. Sull'edificio non c'è nemmeno una targa, ma tutti sappiamo… ”
“Sanno cosa? Che Dietro quelle vetrate si nasconde la stessa realtà dell'intero Paese: purghe, scomparsi, deportati, esecuzioni, uffici governativi occulti e segreti di stato. Non termina mai contro i dissidenti, né il tragico capitolo del terrore, né il potere repressivo di quella pioggia dai lunghi tentacoli che sono i servizi segreti. Per anni la regola del terrore è stata soppiantata dalla regola del silenzio, ora è giunta l'epoca che finiva sia terrore che silenzio ” , definito cupo Kirill.
"Ti leggo i pensieri ... Stai ancora pensando ai colleghi?"  Domandò la moglie servendogli il tè e allungandogli il giornale.
“E 'una importante organizzazione non sono solo colleghi, sono amici, una grande famiglia”, disse l'uomo spalmando la marmellata di più su un caldo caldo (la frittella di buon augurio adatta per quella giornata).
“Famiglia con la quale però è meglio non avere nulla a che fare ... Esempio usato della dissidenza, sai come la penso. Le funzioni del comitato di Stato per la sicurezza sono aggiuntive, ma ora ti aspetti un impegno gravoso: devi rimediare ai danni fatti. Sono sicuro che darai il massimo a Venezia di Capo Supremo. Dimenticavo, nella pagina degli spettacoli iscritti al film, intanto vado a scegliere l'abito per la cerimonia ” , conclusa la moglie prima di ritirarsi in camera da letto.
Immerso nella lettura dell'articolo della presentazione "Delitti contro lo Stato", è stampo sul volto di Kirill un ghigno di soddisfazione. Sulla guerra fredda sono stati ricamati dozzine di film avventurosi: spionaggio e controspionaggio tanto nella “Grande Madre Patria” che all'estero e lui non se ne perdeva uno. L'ex agente segreto è identificativo nel protagonista, una giovane spia alle prese con la lotta al capitalismo occidentale; per poi puntualizzare alla moglie:
“L'attività contro la dissidenza? Come forza al servizio della difesa della patria l'Organizzazione è la cellula repressiva del nostro sistema. Ma quei erano tempi di crisi: il bene giustificava il mezzo… Si disse ” , non ricevette nessuna risposta.
Anna, dopo alcuni minuti rientrò in cucina.
“L'organizzazione nasce per difendere il nuovo Stato dai nemici interni ed esterni, poi è stata selezionata sinonimo di terrore. L'organizzazione è stata protagonista di purghe, ha fatto morire di migliaia di persone di lavori ai lavori forzati… Processi e condanne a morte questo non lo puoi negare: sono stati anni orribili ” , sbuffò tuonando la moglie.
Kirill chiudendo il giornale comunicato:
“Le circostanze sono cambiate, ora sono ben diverse, negli ultimi decenni sono state cancellate quegli orrori con lo spopolamento dei vasti campi di concentrazione e la riabilitazione di migliaia di persone. Lo sai benissimo che la polizia segreta ha assunto l'indipendenza nei confronti del partito. È per questo che il Leader mi ha nominato suo successore, per completare quel processo: in questo compito mi affiancherà il Bronislav ... ”
“Bronislav? Un intellettuale colto e sofisticato, oggi molti lo dipingono così, ho letto tutti i suoi libri. Ma anche lui fu essenzialmente un rigido esecutore dell'incarico che gli era stato affidato. Oggi parla di nascente libertà intellettuale, libertà che egli stesso aveva scoraggiato: carcere, esilio interno o all'estero, emigrazione per dissidenza. Gli ospedali psichiatrici per i non conformisti, si dice, furono una sua idea. E sotto la sua influenza, affermano altri, è favorita l'espansione delle operazioni di spionaggio e controspionaggio. Non poliziotto di professione, ma esemplare funzionario di partito, come lo sei tu caro marito… Una bella coppia ” , Anna espone in maniera animata le sue opinioni e per risposta ricevette il rimprovero del marito:
“Taci, ti stai sbagliando. Bronislav istituzionalizzò le funzioni repressive che agivano nell'ombra, organizzò i primi processi pubblici, si oppone alla distribuzione di migliaia di contadini che furono privati ​​delle terre, difese gli operai e gli studenti. Quella del terrore era ormai una pratica diffusa e lui si adoperò in modo di non compromettere l'immagine della nazione ”
“ Voci e calunnie e di cui sono permeati i muri che crolleranno sotto i nostri colpi di piccone. Oggi non siamo più un Paese sanguinario, ma non possiamo rinunciare al controllo del potere. Colpiremo duro dall'interno: prima l'apparato di partito e di governo, poi tutti i nemici del popolo ... Tranquilla ”
“ Ti ho lasciato il vestito sul letto. Ricordati Che l'auto Passa a prenderti alle ore 10:00, . .
Anna lasciò solo il marito nella lettura del quotidiano e dopo aver rassicurato la casa uscì dando le ultime notizie:
“Ti ho lasciato il vestito sul letto. Ricordati che l'auto passa a prenderti alle ore 10:00, io vado dalla parrucchiera ”
Kirill, non aveva mai amato la macchina della propaganda del partito, ma stava diventando un devoto uomo di Stato se considerava un" giusto "e per questo era pienamente consapevole che i tempi della polizia repressiva dovevano, e che si deve costruire una "nuova immagine" Di un corpo armato al servizio e in difesa della patria più che cellula repressiva, e al suo Paese.
Da uomo di campo aveva sempre preferito gli alamari da generale della polizia che l'abito grigio, ma quella mattina per il suo primo giorno da Capo di Stato Anna è la camicia migliore e l'abbigliamento alla sua cravatta preferita. Restava il fatto però che per anni, era identificato con i servizi segreti (ei servizi con lui), e che anche quel giorno importante era lui guardò bene dal rinnegare la sua appartenenza, nominandosi all'occhiello della spilla dell'Organizzazione.

Pubblicato da kork75 (autore) su: https://hive.blog/hive-146620/@kork75/grande-madre-patria-un-racconto-by-kork75

3
$ 0.00
Avatar for kork75
Written by
4 years ago

Comments