The city of Como, located in northern Italy, in addition to overlooking the splendid lake and being immersed in the peaceful nature of the Alps, tells a lot about the history and culture of a country that has lived through two centuries of civilization and development and which today remains a important economic center. Among the symbolic elements of the religious culture of the city is the Basilica of San Abbondio, whose name is dedicated to the patron saint of the city, as well as the fourth bishop of Como.
From the outside of the structure it is possible to observe a rather rude style, consisting of a surface covered with stone slabs that highlight the four pilasters on the front facade, through which one enters, through a door without particular architectural details, leaving however or tourists breathless for the magnificent layout of its interior. The element that stands out from the distance is the double bell tower that rise to the height of the apse, which were renovated about two centuries ago. The basilica is dated around 1000 AD. but it was born on the foundations of a previous Christian church, smaller in its dimensions and of which some finds are still preserved such as vases, ornaments found in the sarcophagi of religious figures of the previous centuries.
The basilica is Romanesque in style and consists of a large central nave, flanked by four other smaller naves, ending in a large apse. The marble columns are characterized by capitals representing floral elements, whose apexes intersect with a ceiling of blind arches. The structure is really very impressive and the aisles convey an enlarged sense of depth. The external light filters through single-lancet windows that fail to counteract that somewhat dark atmosphere and that offers a sense of solemnity and sacredness of the church, illuminated by artificial lights and candles.
On the walls there are scattered frescoes, some dating back to the fourteenth century but it is the apse that houses an impressive number of paintings having as their subject the life of Christ but also portraits of saints, figures of kings and prophets, apostles, bishops and of the doctors of the Church and a myriad of minor characters, together with animals and fantastic figures of medieval taste. The author of the important fresco cycle, conventionally called "Maestro di Sant'Abbondio", is unknown. The apse and its paintings are among the first things that visitors observe when they enter the church,
The floor is in dark stone, made of smooth slabs, and helps to give an increasingly serious effect to the structure. Unlike the typical Christian churches from the sixteenth century onwards, rich in frescoes and gilded ornaments, the basilica of San Abbondio is much simpler with essential decorative elements but retaining a marked sacredness along its entire perimeter. The church continues to be the place of prayer of the local faithful and Holy Mass is celebrated at different times of the day.
Upon leaving the church, the bells rang in an overwhelming way, echoing throughout the area, a sort of reminder for all those who got lost along God's way.
ITA
La città di Como, situato nel nord Italia, oltre ad affacciarsi sullo splendido lago e ad essere immersa nella tranquilla natura delle Alpi, racconta molto la storia e la cultura di un paese che ha vissuto due secoli di civiltà e sviluppo e che oggi resta un importante centro economico. Tra gli elementi simbolo della cultura religiosa della città ci è la Basilica di San Abbondio, il cui nome è dedicato al santo patrono della città, nonché quarto vescovo di Como.
Sin dall'esterno della struttura è possibile osservare uno stile abbastanza rude, costituto dal una superficie ricoperta di lastre di pietra che mettono in rilievo le quattro lesene sulla facciata frontale, attraverso cui si accede, mediante un portone privo di particolari dettagli architettonici, lasciando però o turisti senza fiato per la magnifica disposizione del suo interno. L'elemento che spicca sin dalla distanza è il doppio campanile che s'innalzano all'altezza dell'abside, i quali sono stati oggetto di ristrutturazione circa due secoli fa. La basilica è datata attorno al 1000 d.C. ma nasce sulle fondamenta di una precedente chiesa cristiana, più ridotta nelle sue dimensioni e di cui si conservano ancora alcuni reperti come vasi, ornamenti ritrovati nei sarcofaghi delle figure religiose dei secoli precedenti.
La basilica è in stile romanico ed è costituito da una grande navata centrale , affiancato da altre quattro navate più piccole, che termina con un grande abside. Le colonne di marmo sono caratterizzati da capitelli che rappresentano elementi floreale, i cui apici s'intersecano con un soffitto di archi ciechi. La struttura è davvero molto imponente e le navate trasmettono in senso di profondità ampliato. La luce esterna filtra attraverso finestre monofore che non riescono a contrastare quell'atmosfera un po' buia e che offre un senso di solennità e sacralità della chiesa, illuminata da luci artificiali e candele.
Sulle pareti ci sono degli affreschi sparsi, alcuni risalenti al Trecento ma è l'abside a custodire un numero impressionanti di dipinti aventi come soggetto la vita di Cristo ma anche ritratti di santi, figure dei re e dei profeti, degli apostoli, dei vescovi e dei dottori della Chiesa e una miriade di personaggi minori, assieme ad animali e figure fantastiche di gusto medievale.Non si conosce l'autore dell'importante ciclo di affreschi, convenzionalmente chiamato "Maestro di Sant'Abbondio". L'abside ed i suoi dipinti sono tra le prime cose che i visitatori osservano nel momento in cui entrano nella chiesa,
Il pavimento è in pietra scura, fatta da lastroni lisci, e contribuisce a dare un effetto sempre più serioso alla struttura. Diversamente dalle chiese cristiane tipiche dal Cinquecento in poi, ricche di affreschi e ornamenti dorati, la basilica di San Abbondio è molto più semplice con elementi decorativi essenziali ma conservando una sacralità marcata lungo tutto il suo perimetro. La chiesa continua ad essere tutt'oggi il luogo di preghiera dei fedeli del luogo ed è celebrata la Santa messa in diversi momenti della giornata.
All'uscita dalla chiesa le campane hanno suonato in modo prepotente, rimbombando in tutta la zona, una sorta di richiamo per tutti coloro che si sono smarriti lungo la strada di Dio.