In these spring days here in Southern Italy, before the arrival of the Siberian cold wave of the weekend, I dedicated myself to the morning exercise of the long walk. When I was younger, it was my habit to run at least 3 times a week and I admit that I had also become good, I participated in a couple of amateur races and I reached the time of 54 minutes on a 10 km road course. Not bad, especially if I had continued my sporting activity at a competitive level. But that's another story.
Family, work, daily commitments take away so much time that you reduce your distractions to a minimum and over time laziness and a sedentary life have a devastating impact. So every time I dedicate a few days to sporting activity, albeit a simple and long walk, it deserves some evidence on my part, not so much for the activity itself, trivial enough to be told, but for the sensations I feel. It will be the lockdown, the colored areas, the failure to return to a normal life but walking freely in nature is always stimulating in many ways.
It is a moment of existential reflection in which I feel extrapolated from the reality that I am living, a bit as if our soul was extrapolated from the body, and I notice details and not only really important. We have never asked ourselves the question of which one you know the meaning of living in captivity as circus animals but a little bit the lockdown has transmitted to us in part those feelings, intolerance of closed spaces and often also of the people around us. So a simple walk brings me back to the sense of freedom in being able to breathe the air, as if I had missed it or had breathed carbon monoxide up to that moment.
Walking in the park, during these beautiful sunny days, has exalted all my senses a little: sight, hearing, smell, touch and taste. There is not a single receptor in my body that did not rejoice as I walked among the vegetation, absorbing as a sponge everything that the environment could offer me: the heat of the sun on the skin, the scent of grass and plants, the song of the birds, the frost of moisture on the lips and the touch of tree trunks. It seems to be in Heaven except that these moments are not eternal but sporadic.
It is a shame not to be able to stop and admire the sea all the time, yet it would never be too much. I am lucky to have the sea close by because I love to observe it, it is never boring even when it is calm as a table. On the other hand, what would our life be without water? Nothing, we wouldn't exist. I like to be able to tell these feelings because they help me to remember them in the smallest details and they remain etched in my memory so that I can draw on again when this is not possible. Beautiful life if you can really live it in symbiosis with it
ITA
In questi giorni primaverili qui in Sud Italia, prima dell'arrivo dell'ondata di freddo siberiano del weekend, mi sono dedicato all'esercizio mattutino della lunga passeggiata. Quando ero più giovane, era mia abitudine dedicarmi alla corsa almeno 3 volte a settimana ed ammetto che ero diventato anche bravo, ho partecipato ad un paio di gare amatoriali e ho raggiunto il tempo di 54 minuti su un percorso di 10 km su strada. Non male, soprattutto se avessi continuato la mia attività sportiva a livello agonistico. Ma questa è un'altra storia.
La famiglia, il lavoro, gli impegni quotidiani ti sottraggono così tanto tempo da ridurre ai minimi termini le proprie distrazioni e nel tempo la pigrizia e la vita sedentaria hanno un impatto devastante. Così ogni qualvolta dedico qualche giorno all'attività sportiva, seppur una semplice e lunga passeggiata, merita da parte mia una certa evidenza, non tanto per l'attività in sè, abbastanza banale da essere raccontata, ma per le sensazioni che provo. Sarà il lockdown, le zone colorate, il mancato ritorno ad una vita normale ma passeggiare in libertà nella natura è sempre stimolante sotto molti aspetti.
E' un momento di riflessione esistenziale in cui io mi sento estrapolato dalla realtà stessa che sto vivendo, un pò come se la nostra anima fosse estrapolata dal corpo, e mi accorgo di dettagli e non solo davvero importanti. Non ci siamo mai posti il problema di quale sai il significato di vivere in cattività come animali da circo ma un pò il lockdown ci ha trasmesso in parte quelle sensazioni, insofferenza degli spazi chiusi e spesso anche delle persone che ci circondano. Così una semplice passeggiata mi riporta al senso di libertà nel poter respirare l'aria, come se mi fosse mancata o avessi respirato monossido di carbonio fino a quel momento.
Passeggiare nel parco, durante queste belle giornata soleggiate, ha esaltato un pò tutti i miei sensi: vista, udito, olfatto, tatto e gusto. Non vi è un solo recettore del mio corpo che non abbia gioito mentre camminavo tra la vegetazione, assorbendo come spugna tutto ciò che l'ambiente poteva offrirmi: il calore del sole sulla pelle, il profumo dell'erba e delle piante, il canto degli uccelli, la brina dell'umidità sulle labbra ed il tocco dei tronchi degli alberi. Sembra di essere in Paradiso se non fosse che questi momenti non sono eterni ma sporadici.
E' un peccato non potersi fermare ad ammirare il mare per tutto il tempo, eppure non sarebbe mai troppo. Sono fortunato ad avere il mare vicino perchè adoro osservarlo, non è mai noioso persino quando è calmo come una tavola. Cosa sarebbe d'altronde la nostra vita senza l'acqua? Nulla, non esisteremmo. Mi piace poter raccontare queste sensazioni perchè mi aiutano a ricordarle nei minimi dettagli e restano impresse nella mia memoria in modo da poter attingere nuovamente quando tutto ciò non sarà possibile. Bella la vita se puoi davvero viverla in simbiosi con essa