Leonora addio, Paolo Taviani, 2022

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2 years ago

Movies of love and death.
Life film rolled up under one arm.
Film with photographic and meaningful squares.
Film in verse, of poetry.
Other movie films.
A dedication to those who are lost in the wind but not in thought. Because that's where one is truly immortal.
Film directed by Paolo Taviani but a film by the Taviani, by both.

A long farewell from Paolo to Vittorio with the language that has always been dear to both of them, that of cinema images.
Images that tell two true stories, the one with a documentary tone of the vicissitudes of Pirandello's ashes and their burial and that of the heart, of a bond that goes beyond life and death, that of Paolo and Vittorio who are still Paolo and Vittorio, though separated in this part of the world.

Leonora Addio is a complex film that exudes poetry. And we know that poets are the only ones capable of reading reality and restoring it to us in their most genuine, truest and most moving nature.
From the first to the last shot is the film of a life that unwinds itself in all its complexity, and then rewinds itself backwards, manifesting its meaning and its delicate and profound beauty.
Leonora addio is a film about death in love with life and that for this reason does not want to leave it and then, looking at it the other way around, transforms the farewell into a goodbye, under a gigantic eye that watches and tells from another and higher dimension. As the producer Donatella Palermo herself defined it, Leonora addio is a film about relationships in the golden, divine and spiritual section. Not in the sense of faith but in the sense of the unknown, of the mystery and magic that make life out of a film and of life into a film.

Especially if the lives and films are those of two men, two brothers, two directors, the Taviani brothers, who have lived and still live, without interruption, between the dimensions of existence that can be here and now and elsewhere at the same time. , because certain humanity remain interconnected beyond the visible. Beyond the gaze, through a film. Films like this that, on tiptoe, reach under the skin and scratch and caress the soul at the same time, because 'glory always has a sweetness that is never enough to compensate for the pain of what it cost'.

Because there is no art without passion.
Because life has no meaning without death.
Because there is no Paolo without Vittorio.
And viceversa.

ITA

Film d'amore e di morte.
Film di vita arrotolata sotto un braccio.
Film a quadri fotografici e di senso.
Film a versi, di poesia.
Film di film di altri.
Una dedica a chi è disperso nel vento ma non nel pensiero. Perché è lì che si è davvero immortali.
Film diretto da Paolo Taviani ma un film dei Taviani, di entrambi.

Un lungo addio di Paolo a Vittorio con il linguaggio caro a entrambi da sempre, quello delle immagini del cinema.
Immagini che raccontano due storie vere, quella con tono documentarista delle vicissitudini delle ceneri di Pirandello e della loro sepoltura e quella di cuore, di un legame che va oltre la vita e la morte, quella di Paolo e Vittorio che sono ancora Paolo e Vittorio, sebbene separati in questa parte di mondo.

Leonora Addio è un film complesso che trasuda poesia. E si sa che i poeti sono gli unici capaci di leggere la realtà e restiturcela nella loro natura più genuina, più vera e più commovente.
Dalla prima all'ultima inquadratura è il film di una vita che si sbobina in tutta la sua complessità, per poi riavvolgersi al contrario, manifestandone il senso e la delicata e profonda bellezza.
Leonora addio è un film sulla morte innamorata della vita e che per questo non vuole lasciarla e allora, riguardandola al contrario, trasforma l'addio in un arrivederci, sotto un occhio gigantesco che guarda e racconta da una dimensione altra e alta. Come la stessa produttrice Donatella Palermo l'ha definito, Leonora addio è un film di rapporti in sezione aurea, divina, spirituale. Non nel senso della fede ma nel senso dell'ignoto, del mistero e della magia che fanno di un film la vita e della vita un film.

Soprattutto se le vite e i film sono quelli di due uomini, due fratelli, due registi, i fratelli Taviani appunto, che hanno vissuto e vivono ancora, senza soluzione di continuità, tra le dimensioni dell'esistenza che può essere qui e ora e contemporaneamente altrove, perché certe umanità restano interconnesse oltre il visibile. Oltre lo sguardo, attraverso un film. Film come questo che, in punta di piedi, arrivano sottopelle e graffiano e accarezzano l'anima al tempo stesso, perché 'la gloria ha sempre una sua dolcezza che non basta mai a compensare il dolore di quanto è costata'.

Perché non c'è arte senza passione.
Perché la vita non ha senso senza la morte.
Perché non c'è Paolo senza Vittorio.
E viceversa.

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2 years ago

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