DeFi is undoubtedly a great strength for Ethereum which has confirmed it as the second undisputed cryptocurrency, behind Bitcoin, although it is the first for utilities. But DeFi has also demonstrated what the Ethereum blockchain's weak point is, its Achilles heel, scalability and consequently fees. We have seen, in the period August-September 2020, gas costs reach 50-60 $ per single transaction which, although it may also seem superfluous for the movement of large quantities of ETH or tokens, have represented difficulties for many small investors with a capital of reduced investment.
The developers, led by Vitalik Buterin, co-founder of Ethereum, know well that this is a big brake on the growth of the blockchain and for this it has started a long path that will lead to the birth of Ethereum 2.0, a more sustainable and much more scalable blockchain. . But all this is not immediate, it will be necessary to wait until 2022, if there are no delays on the roadmap. The biggest change is the conversion of the validation process from PoW to PoS, a change in the sign of eco-sustainability, drastically reducing the consumption of electricity, and scalability, increasing the initial limit of 15-45 transactions per second up to 25,000-100,000 transactions per second, an improvement that would solve the problem of network congestion.
The Beacon Chain launched on 1 December 2020, is the first phase of the migration process from PoW to PoS. Users can stake ETH and act as a network validator. To become a validator it is necessary to stake 32 ETH, after which the participants will process the transactions and create new blocks on the blockchain. At the moment the number of ETH blocked are 2.2 million.
The implementation of the shard chain scheduled for this year and will allow the division of a certain database to optimize the workload. Ethereum will use shard chains to reduce network congestion and increase transaction speeds. In addition, it will also reduce the hardware requirements to manage a node, to encourage decentralization. The plan provides for the creation of 64 shard chains in total.
The developers are very satisfied with the great participation of the community in the migration process and the staking achieved so far. A lot of work to wait for the team on the network and the most important goal is the release of the shard chains which, even if the roadmap indicates the end of 2021, this date is not necessarily strictly respected. Although you know some pressure from users but also from competitors like Cardano who is preparing to launch smart contracts and DeFi this year and promises to be better than DeFi on Ethereum, the team wants to work to make the blockchain safe and secure. stable and ready for the new era of Ethereum.
ITA
La DeFi è senza dubbio un grande punto di forza per Ethereum che lo ha confermato come seconda cryptovaluta incontrastabile, dietro a Bitcoin, sebbene è la prima per utility. Ma la DeFi ha anche dimostrato quale sia il punto debole della blockchain di Ethereum, il suo tallone di Achille, la scalabilità e di conseguenza le fees. Abbiamo visto, nel periodo Agosto-Settembre 2020, costi di gas arrivare a 50-60 $ per singola transazione che, sebbene possa sembrare anche superfluo per spostamenti di notevoli quantità di ETH o tokens, hanno rappresentato difficoltà per moltissimi piccoli investitori con un capitale d'investimento ridotto.
Gli sviluppatori, guidati da Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, sanno bene che questa è un grosso freno alla crescita della blockchain e per questo ha avviato un lungo percorso che porterà alla nascita di Ethereum 2.0, una blockchain più sostenibile e molto più scalabile. Ma tutto ciò non è immediato, sarà necessario attendere il 2022, se non ci dovessero essere ritardi sulla tabella di marcia. Il maggior cambiamento è la conversione del processo di convalidazione dal PoW al PoS, un cambiamento nel segno dell'ecosostenibilità, riducendo drasticamente il consumo di energia elettrica, e scalabilità, aumentando il limite iniziale di 15-45 transazioni al secondo fino a 25.000-100.000 transazioni al secondo, un miglioramento che risolverebbe il problema della congestione della rete.
La *Beacon Chain*, lanciata il 1° dicembre 2020, è la prima fase del processo di migrazione dal PoW a PoS. Gli utenti possono fare staking di ETH e svolgere la funzione di validatore del network. Per diventare un validatore è necessario mettere in staking 32 ETH, dopodiché i partecipanti elaboreranno le transazioni e creeranno nuovi blocchi sulla blockchain. Al momento il numero di ETH bloccati sono 2,2 milioni.
L’implementazione delle *shard chain*, prevista per quest’anno e consentirà di dividere un determinato database per ottimizzare il carico di lavoro. Ethereum utilizzerà le shard chain per ridurre la congestione del network e aumentare le velocità di transazione. Inoltre, ridurrà anche i requisiti hardware per gestire un nodo, per favorire la decentralizzazione. Il piano prevede in totale la creazione di 64 shard chain.
Gli sviluppatori sono molto soddisfatti della grande partecipazione della comunità al processo di migrazione ed allo staking finora raggiunto. Molto lavoro attendere il team sulla rete e l'obiettivo più importante è il rilascio delle shard chain che, seppure nella roadmap è indicato fine 2021, non è detto che tale data sia strettamente rispettata. Sebbene vi sai un pò di pressione da parte degli utenti ma anche dei competitor come Cardano che si appresta a lanciare in quest'anno smart contracts e DeFi e promette di essere migliore della DeFi su Ethereum, il team vuole lavorare affinchè la blockchain sia sicura e stabile e pronta per la nuova era di Ethereum.